News
Chi è online
Abbiamo 213 visitatori e nessun utente online
Menu principale
Newsletter
Menu
Articoli più letti
- Corso di specializzazione in Tecnica della Perizia Giudiziaria 2025
- Privacy Policy
- 3° Convegno nazionale del Consulente Tecnico e del Perito.- MILANO 7 aprile 2000
- 4° Convegno Nazionale del Consulente Tecnico e del Perito
- 2° Convegno nazionale del Consulente Tecnico e del Perito. Tribunale Penale di Roma, Aula Occorsio.
- CONVEGNO DI ASCOLI PICENO
- 1° Convegno Nazionale del Consulente Tecnico e del Perito.
- Come Iscriversi al COLLEGIO PERITI ITALIANI
- Perché Iscriversi al Collegio Periti Italiani?
- Chi Siamo
Come iscriversi al COLLEGIO PERITI ITALIANI
La domanda che trovate in fondo alla pagina,
va spedita via posta al:
Collegio Periti Italiani
via Veturia, 45
00181 ROMA
c/a Arch. Alessio Russo
Hai necessità di un perito?
Chiama al 347/63.02.337
oppure 06.5309.8877
oppure mandaci una e-mail a
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
potrai chiedere il nominativo di un perito che possa risolvere i tuoi problemi, con le caratteristiche precise che ti sono necessarie.
Per darti una idea delle categorie che copriamo puoi vedere l'elenco
cliccando
e cliccando nella categoria di tuo interesse potrai vedere le sub categorie
Leggi tutto: Hai necessità di un perito? Chiama al 347/63.02.337 oppure 06.5309.8877
Il negozio del Collegio Pertiti Italiani
In questa pagina troverai tutti gli articoli che il Collegio Periti Italiani mette a disposizione dei propri associati e che potranno acquistare
Il Magistrato deve reimparare a formulare le domande,
i quesiti, e il CTU, consulente tecnico d'ufficio,
deve reimparare a fornire le risposte
L'approccio interdisciplinare per il conseguimento di obiettivi,
tecnici e sociali, sta diventando una regola necessaria
QUALE DIREZIONE PRENDERE?
La nostra società moderna, ormai da tutti definita post industriale o, da molti, della comunicazione, si basa su relazioni sempre più complesse tra gli individui. Rispetto ad un passato, anche recente, le semplici relazioni piramidali, che disegnavano i processi di delega, si sono andate via via complicando. Ogni attore della società moderna non ha più soltanto due relazioni con il resto della collettività, e cioè quella con cui assumeva una responsabilità funzionale da un altro e quella con cui distribuiva ad altri parte di tale responsabilità. L'elevato grado di scolarizzazione, raggiunto almeno nei paesi che hanno vissuto l'era industriale, insieme con la larga e tempestiva diffusione di informazioni, veicolate attraverso i media tecnologici, hanno moltiplicato le relazioni tra individui, rendendo assai più complesso il tessuto sociale. Oggi tutti comunicano con tutti, tutti hanno relazioni con tutti e in tutti i momenti.
Anche la dimensione dei problemi da affrontare, come pure la loro complessità, sono cresciute in maniera imprevedibile solo alcuni decenni addietro. La, per molti versi, tranquilla società industriale, dove le azioni potevano essere programmate nel lungo periodo sulla catena di montaggio, reale (per i prodotti) o virtuale (per i servizi) che fosse, è ormai alle nostre spalle. E' alle nostre spalle proprio come lo fu la ancora più tranquilla, e tranquillizzante, società contadina per i nostri nonni.
(SEGUE)
Leggi tutto: Il Magistrato deve reimparare a formulare le domande
I periti sono un problema per tutta l’organizzazione giudiziaria.
Serve un cambio di mentalità e nuove norme
Che qualità devono avere i consulenti tecnici? Rispondo con quanto ci ha detto il magistrato Bartolemeo Quatraro, presidente di sezione civile e responsabile consulenti tecnici al tribunale di Milano, a Milano nel 2000 in occasione del nostro 3° Convegno Nazionale: "…possono ottenere l'iscrizione nell'albo dei consulenti tecnici, coloro che sono forniti di speciale competenza tecnica in una determinata materia". Ed ancora: "per ottenere l'iscrizione nell'albo in oggetto non è sufficiente la normale competenza tecnica che deriva dal possesso del diploma o dalla laurea o dal positivo esercizio, anche prolungato nel tempo, dell'attività tecnica, ma sono necessari elementi documentari, idonei a provare che il richiedente ha conseguito speciale, cioè non comune, competenza tecnica nella o nelle materie per le quali chiede l'iscrizione. In quanto la speciale competenza tecnica è voluta dal legislatore per consentire al giudice di poter fidare su di essa ed utilizzare la stessa nell'espletamento delle delicate e complesse funzioni istruttorie". E poi ancora "…che con tale aggettivazione richiede al tempo stesso che le condizioni professionali raggiunte siano veramente "elevate", "profonde" particolarmente "collaudate" sul campo ragguardevolmente "consistenti" ed è naturale che solo un esercizio temporalmente assai rilevante della professione possa averle fatte con una lunga esperienza conseguire e maturare". Cioè dice: "non basta essere docenti universitario, non basta essere assistenti o ricercatori ci vuole qualcosa di più concreto, cioè di qualcosa che si è acquisito sul campo". Tutto ovviamente in piena sintonia con il nostro pensiero. Vediamo, però, tutta questa scienza come è messa in pratica "sul campo". Vediamola con una testimonianza di un altro notevolissimo magistrato, Dott. Antonio Cappiello, presidente di sezione penale all'epoca dell'intervento al nostro 1° Convegno Nazionale: "…Purtroppo, invece devo dire, molti colleghi indicano il perito sulla base di segnalazioni, su un fatto del tutto casuale, il primo che capita. Vi cito solo un fatto effettivamente capitato ad una persona che conosco. Il marito di questa persona era affetto da un cancro al cervello. C'era una causa in corso con l'assicurazione. Doveva essere effettuata una perizia neurologica, fu nominato perito un urologo! Ma vi rendete conto, per me è una questione... Per fortuna si riuscì a nominare, in seguito, un vero medico legale e la questione prese tutt'altro aspetto. Ma vi rendete conto di che cosa significa una cosa del genere?".
Questo è quanto accade! Per questo continuiamo a batterci per un miglioramento delle nostre condizioni per non dover rivivere, a proposito della speciale competenza, ciò che accadde a Roma dove durante un convegno trovammo un perito iscritto al Tribunale di Roma in 26 categorie. Pico della Mirandola non era nessuno al confronto!
Leggi tutto: I periti sono un problema per l’organizzazione giudiziaria