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SAN MARINO 2013

CONVEGNO DI ASCOLI PICENO

   Il convegno patrocinato dalla Regione Marche, dalla Provincia di Ascoli Piceno, dal Comune di Ascoli Piceno, dall'Ordine degli Ingegneri di Ascoli Piceno ha offerto al nostro Collegio l'occasione di proporre una serie di iniziative a salvaguardia della categoria, come una proposta di legge che qualifichi la professione di consulente tecnico; oltre ad una serie di proposte di revisione di articoli di legge sia dei codici civile e penale, sia di quella di procedura civile e penale. Inoltre si sono proposti l'istituzione di alcuni corsi di laurea di specializzazione in tecnica peritale necessari per arrivare ad un vero esame di abilitazione che varrà come unico titolo per espletare la professione di consulente tecnico giudiziario.
  L'intero pacchetto di proposte è già stato presentato a tutte le commissioni giustizia dei vari partiti presenti in Parlamento.
  Per la categoria l'importanza di tale lavoro è enorme. Si è trattato di scrivere, per la prima volta, un vero e proprio testo unico di riferimento per il consulente tecnico.
 
Riportiamo quanto detto dal Sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia On. Maretta Scoca intervenendo al nostro 5° Seminario di Tecnica Peritale del 10 aprile 1999

"CREDO SIA OPPORTUNO COSTITUIRE UN ALBO NAZIONALE DEI
CONSULENTI TECNICI"

 Ringrazio per avermi invitata.
    I problemi dei quali abbiamo già parlato lungamente al ministero con il dott. Alessio Russo e tutti quanti gli altri del Collegio Periti Italiani sono venuti a trovarmi, sono di natura diversa e tutti quanti molto interessanti.
    Alcuni credo ahimè che i tempi non siano ancora troppo maturi per poterli risolvere, altri credo che invece sia opportuno che insieme si possa tentare di risolverli e mi riferisco in particolare alla costituzione di un Albo Nazionale dei Consulenti Tecnici, perché questo ovviamente darebbe una maggiore garanzia non solamente agli iscritti ma, soprattutto, alla professionalità di quelli che svolgono una delicata funzione.
    La funzione dei periti e dei consulenti è una funzione assai delicata. Qui ci sono giudici, giuristi, avvocati e tutti noi che lavoriamo, diciamo così, nei tribunali e sappiamo quanto possa essere fondamentale la funzione del consulente il quale ovviamente, lo lamentava prima il collega qui accanto, è e rimane sempre sotto l'egida della valutazione poi totale del giudice, il quale rimane perito peritorum.
    Però vi sono alcuni casi in cui indubbiamente la perizia risolve la causa e non può che essere così.
    Faccio un esempio tanto per spiegarmi bene. Se si afferma che un documento è firmato (diciamo un foglio di carta, una firma falsa ecc…), davvero lì è solo il perito che può accertare se quella firma è falsa o no. Dunque in realtà risolve completamente la controversia, perché solamente lui è in grado di poter accertare e verificare questa circostanza. Quindi ci sono casi in cui non è tanto solamente un consulente, quanto in realtà poi alla fine è colui che decide e che determina l'esito della causa.
    La delicatezza di questa funzione è quindi fondamentale e quindi ben venga, anzi direi che siamo già anche in ritardo, l'istituzione del corso di perfezionamento universitario in Teoria, Tecnica e Deontologia della Consulenza Tecnica oltre ad un corso di Laurea breve in Tecnica Peritale. Perché questo? Sempre per la stessa ragione per la quale è auspicabile la costituzione di un Albo Nazionale dei Consulenti Tecnici e sempre per la stessa ragione una maggiore professionalità ed una maggiore garanzia di una migliore preparazione.
    Se in alcuni casi, come il caso che ho citato prima della firma falsa, il consulente decide praticamente, di fatto, l'esito della causa, salvo che venga non accettato il suo parere, ma sono situazioni quasi impossibili, ci sono però altrettanti casi delicatissimi, molto più opinabili ovviamente, in cui il parere dei consulenti non è così decisivo. E' però altrettanto delicato e pregnante e mi riferisco in ambito di diritto di famiglia, a tutte quelle drammatiche situazioni in cui vertendo in materie così delicate, come l'affidamento dei figli, l'interesse superiore del bambino eccetera, e qui effettivamente, quello che sarà la determinazione che è presa dai consulenti, non solo naturalmente quelli che sono Consulenti Tecnici d'Ufficio nominati dal giudice ma anche gli eventuali Consulenti Tecnici di Parte, è fondamentale perché il giudice possa trarne gli elementi per poi prendere una decisione e una soluzione, che influirà fortemente non solamente sull'assetto della famiglia ma, soprattutto sullo sviluppo psico-fisico dei futuri cittadini e dei bambini che da questa sentenza dovranno trarne la regolamentazione della loro vita e quindi del loro crescere più o meno armoniosamente.
    Ho fatto questi due esempi proprio per dire quanto sia importante e soprattutto parlando del fatto di prendere altre figure di supporto affinché la decisione presa dai giudici possa essere la migliore o la meno peggiore possibile, che evidentemente quando si tratta di decidere in situazioni così delicate che coinvolgono tantissimi soggetti alcuni dei quali peraltro non sono neanche rappresentati in giudizio, parlo dei figli ovviamente, è quindi evidente che c'è un peso uno snodo totale di certe situazioni che è bene che vengano valutate e supportate nella maniera migliore possibile; in tanto si pensava anche ad altre forme di professionalità che in questo momento stanno emergendo e che sono certa aiuteranno i giudici in questo difficile compito che loro è demandato in municipio. Credo che decidere sia sempre un peso molto grave e questo è stata una delle ragioni per la quale quando mi sono laureata ho escluso di fare un concorso di magistratura che è un peso che deve produrre una solitudine terribile, un senso di responsabilità incredibile ed io sono un po' fragile e non ho questa capacità.
    Quindi quando ci sono professioni in grado di facilitare questo gravoso compito ben vengano, ben venga la professionalità e ben venga soprattutto anche questo richiamo alla deontologia perché senza deontologia credo che nessuna professione possa essere esplicata al meglio.
    Vi ringrazio moltissimo.
 
Tra gli intervenuti:
Ing. PIERO CELANI (Sindaco di Ascoli Piceno), Avv. LEONARDO CARBONE (Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Ascoli Piceno), Ing. MANRICO FARINA (Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Ascoli Piceno), Dott.ssa MARGHERITA GERUNDA (Sostituto Procuratore Generale di Roma), Dott. ANTONIO CAPPIELLO (Presidente sezione penale Tribunale di Roma), Prof. FILIPPO ALTILIA (Presidente Ordine dei Medici di Ascoli Piceno), Dott. FELICE BERRIOLA D’ALESSIO (Questore di Ascoli Piceno), Dott. CARLO DE ROSA (Vice Prefetto di Ascoli Piceno), Avv. MAURIZIO POVIA (Vice Procuratore Onorario Tribunale di Velletri), Avv. LEONARDO ARNESE (avvocato del Foro di Teramo), On. Dott. GIANLUIGI SCALTRITTI (Parlamentare), Rag. CARLO BARONTI (Presidente Nazionale del CPI), Dott.ssa ANNA CATERINA ALIMENTI (Vice Presidente CPI), Dott. ALESSIO RUSSO (Segretario Nazionale CPI), Dott. ROBERTO POLIDORI (Perito Pellicceria e Vice Presidente Confcommercio Roma), Dott. GIUSEPPE CESARI (Medico legale), Dott. ANTONIO UGOLINI (Perito Balistico), Prof. UGO BIADER CEIPIDOR (Università di Camerino), Prof. MARIO FRANCO (Perito Grafico), Prof. NATALE FUSARO (Perito Criminologo), Ing. SERGIO AGOSTINI (C.T. e Delegato Provinciale di Ascoli Piceno del CPI), Dott. UGO SODINI (C.T. in psicologia e Delegato Provinciale di Pistoia del CPI).

Galleria Fotografica - Rassegna Stampa - Interventi

sabato 09 ottobre 1999
orario 9,00 - 19,00
ASCOLI PICENO